venerdì 29 novembre 2013

Fior di biscotti al limone e melograno (vegan e senza glutine)

Questi biscottini aromatizzati al limone sono molto delicati e particolarmente adatti per essere serviti con una bella tazza di tè. Sono realizzati con la farina di riso perciò sono privi di glutine.


Ingredienti (per 20 biscotti)

150 g di mandorle sgusciate non spellate
150 g di farina di riso integrale
55 g di zucchero di canna in cristalli
20 ml di olio e.v.o.
1 cucchiaino di semi di papavero
scorza e succo di un limone bio
acqua fredda
confettura di melograno

Procedimento
Tritate le mandorle fino a ridurle ad una farina, aggiungete poi la farina di riso, lo zucchero, i semi di papavero, la scorza grattugiata del limone e mescolate il tutto. Versate l'olio, un cucchiaio di succo di limone e poi aggiungete a poco a poco l'acqua fino a poter compattare l'impasto e formare una palla. Stendete poi la "frolla" e ricavate dei fiorellini con uno stampino per biscotti, disponetene una metà dei fiorellini ottenuti su di una teglia ricoperta di carta forno, possibilmente capovolti. Disponete un cucchiaino di confettura al centro di ogni fiorellino, poi prendete l'altra metà dei biscotti, ritagliate un cerchietto nel mezzo e disponete i fiorellini forati sovrapponendoli a quelli con la confettura. Infornate a 180°C per 15-20 minuti.




martedì 26 novembre 2013

Biscogirelle (vegan e senza glutine)

Per realizzare questi biscotti armatevi di tanta pazienza, perchè dovrete preparare 4 diversi impasti e poi stenderli uno ad uno separatamente, ma vi assicuro che ne varrà la pena e farete un figurone quando servirete questi biscottini tutti colorati.

Ingredienti

Per l'impasto bianco:
100 g di farina di riso integrale
50 g di mandorle spellate e tritate molto finemente
50 g di zucchero di canna
10 ml di olio e.v.o.
scorza di limone
acqua fredda q.b.

Per l'impasto al cacao:
100 g di farina di riso integrale
50 g di mandorle spellate e tritate molto finemente
70 g di zucchero di canna
10-15 g di cacao amaro
10 ml di olio e.v.o.
acqua fredda q.b.

Per l'impasto verde:
80 g di farina di riso integrale
70 g di pistacchi sgusciati e tritati molto finemente
50 g di zucchero di canna
5 ml di olio e.v.o.
acqua fredda q.b.

Per l'impasto rosa:
100 g di farina di riso integrale
50 g di mandorle spellate e tritate molto finemente
50 g di barbabietola bollita e frullata
50 g di zucchero di canna
5 ml di olio e.v.o.
acqua fredda q.b. (poca)

Per ogni impasto unite tutti gli ingredienti e aggiungete a poco a poco l'acqua fredda in modo da poter formare una palla di impasto compatta. Stendete i vari impasti (vi consiglio di mettere sotto un foglio di pellicola senza pvc, in modo che risulti poi più semplice staccarli) dando loro una forma che sia il più possibile rettangolare e facendo in modo che i 4 rettangoli siano sovrapponibili. Se volete fare le 6 combinazioni di colori possibili, dividete ogni rettangolo in tre rettangoli più piccoli, altrimenti potete decidere di fare solo due tipi di biscotti (rosa e bianco + cacao e verde; rosa e verde +  cacao e bianco; rosa e cacao + verde e bianco) e tenere quindi gli impasti interi. Prendete i due colori che volete utilizzare e sovrapponete i due rettangoli, lasciando un mezzo centimetro di differenza in modo che il l'impasto che sta sotto sporga leggermente dalla parte del lato corto, che è poi quello da cui partiremo per arrotolare gli impasti (usate sempre la pellicola sotto, anche per aiutarvi ad arrotolare!). Formate quindi il rotolo e poi tagliatelo, con un coltello dalla lama bagnata, come fosse un salame, in tante fettine dello spessore di 5 mm circa. Disponete le fette su un foglio di carta forno e infornate a 180°C per 15 minuti circa; non preoccupatevi se i biscotti saranno ancora morbidi, si induriranno una volta freddi.



lunedì 25 novembre 2013

Lemon cake ai semi di papavero (vegan e senza glutine)

Il limone è un frutto dalle innumerevoli proprietà benefiche, e fin dall'antichità ha trovato impiego come rimedio per curare diversi mali. Il contenuto di vitamina C, in particolare, è molto elevato (si pensi che in 100 g di prodotto fresco troviamo circa il 70 % del fabbisogno quotidiano di questa vitamina) ed è importante per rafforzare il sistema immunitario. Tra i minerali troviamo, invece, potassio, magnesio e calcio. Il limone ha proprietà battericide, antisettiche, disintossicanti, rinfrescanti e risulta utile nel contrastare i dolori reumatici. Particolarmente indicato, inoltre, per chi soffre di anemia, ipertensione, diabete, e come stimolatore gastro-epatico-pancreatico; secondo alcuni recenti studi un consumo regolare e nelle giuste dosi, potrebbe avere effetto protettivo contro il cancro di stomaco, pancreas e intestino, grazie al contenuto di una particolare molecola con proprietà apoptotiche, il limonene.



Ingredienti

300 g di farina di riso integrale
180 g di zucchero di canna in cristalli
2 limoni bio (scorza e succo)
1 bustina di lievito per dolci
100 ml di acqua
2 cucchiaini di semi di papavero
olio e.v.o.

Procedimento
Mescolate tutti gli ingredienti secchi, poi grattugiate la scorza dei due limoni e unitela al resto degli ingredienti. Spremete i due limoni (se vi piace una torta che sappia molto di limone, se invece preferite un lieve aroma usate il succo di un limone solo e aumentate la dose di acqua) e unite il succo, poi aggiungete l'acqua a poco a poco, fino ad ottenere un impasto fluido. Oliate e infarinate uno stampo per ciambella, versateci l'impasto e infornate a 180°C per 30-35 minuti. Lasciate raffreddare e poi sformate la ciambella.
 

 P.s. : questa torta risulta ottima anche se la tagliate a metà e la farcite con della confettura di melograno.

giovedì 21 novembre 2013

Paccheri ai gamberi e carciofi, su vellutata di zucca al curry

Il carciofo, è risaputo, è un ortaggio molto importante per la salute del fegato, ma non solo; è infatti molto ricco anche di minerali e fibre, e povero di calorie. Le varietà d carciofo sono molteplici, con o senza spine, ma tutte accomunate dalla presenza di magnosio, fosforo, ferro in abbondanza e vitamine A, B1 e C. Il carciofo contiene anche inulina, una fibra solubile costituita da lunghe catene di fruttosio, adatta ai diabetici perchè in grado di tenere a bada la glicemia e abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Ma veniamo all'azione protettiva sul fegato, svolta dalla cinarina, una molecola in grado di stimolare la produzione di bile, facilitando la digestione dei grassi, il drenaggio delle tossine e provocando un abbassamento dei livelli di colesterolo ematico; per non perdere questo effetto sarebbe bene consumare i carciofi crudi (quelli più piccoli e teneri) o cuocerli a vapore, in quanto la cinarina è sensibile alla cottura.

Nel "cuore" di carciofo troviamo l'acido clorogenico, una sostanza dalle proprietà antiossidanti, delle quali beneficiano in maggior misura proprio il nostro cuore e l'apparato cardiovascolare.

Ingredienti (per 4 persone)

320 g di paccheri
300 g di mazzancolle fresche
2 carciofi
200 g di zucca delica
scalogno
1/2 cucchiaino di curry
olio e.v.o.
sale
pepe

Procedimento
Per prima cosa pulite le mazzancolle, privandole della corazza e tenendo da parte le teste, che utilizzeremo per preparare un sughetto di pesce in cui cuocere i carciofi. In una padella antiaderente brasate dello scalogno con un filo d'olio e poca acqua, poi aggiungete le teste dei gamberi, altra acqua e lasciate cuocere a fuoco medio. Pulite i carciofi privandoli delle foglie più esterne e dure (ma non buttatele! potete bollirle e mangiarle come pinzimonio), tagliateli a metà e togliete anche la "barba" all'interno, poi metteteli in acqua e limone per non farli annerire. Tagliateli quindi a listarelle sottili e aggiungeteli al brodo di pesce, dopo aver naturalmente rimosso le teste di mazzancolla; lasciate cuocere a fuoco vivace con il coperchio, aggiustando di sale e aggiungendo altra acqua se necessario, fino a che i carciofi non si saranno ammorbiditi.
Per preparare la vellutata di zucca, tagliate la zucca a quadrotti, e fatela bollire in poca acqua; una volta che si sarà ben ammorbidita (bastano 10-15 minuti) frullatela con il frullatore ad immersione e poi aggiungete il curry.
Prendete le code di mazzancolla, lasciatene intere 4 (una per piatto) e tagliate le altre a pezzetti, poi unite il tutto ai carciofi ormai cotti e fate cuocere per qualche minuto ancora.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela e fatela saltare in padella con i carciofi e i gamberi, aggiungendo un po' di acqua di cottura della pasta se necessario.
Componete il piatto disponendo 2-3 cucchiai di vellutata sul fondo e poi la pasta, infine condite con un filo d'olio a crudo.

martedì 19 novembre 2013

"Lingue di gatto" alle noci (vegan e gluten free)

Questi biscotti ricordano per la forma le classiche lingue di gatto, anche se in realtà forse non si potrebbe  nemmeno definirli biscotti, perchè non contengono nessun tipo di farina; infatti sono realizzati con noci, zucchero, semi di lino e acqua. Sono perfetti per decorare i dessert, o come cialdine per una bella coppa di gelato, ma potete anche sgranocchiarli come snack.


Ingredienti (per circa 20-25 biscotti)

100 g di gherigli di noci
65 g di zucchero di canna
6 cucchiai di acqua
4 cucchiaini di semi di lino

Procedimento
Mettete i semi di lino a bagno nell'acqua e lasciateli per un'oretta circa, in modo che comincino a rilasciare la sostanza viscosa contenuta al loro interno. Tritate con un mixer le noci e lo zucchero, molto finemente. Ora, con l'aiuto di un minipimer, frullate i semi di lino con l'acqua, cercando di ottenere un composto colloso e leggermente spumoso, poi unitelo al misto di noci e zucchero e mescolate. Su una teglia ricoperta di carta forno disponete delle cucchiaiate di composto, stendendolo in uno strato sottile. Infornate a 220°C per 4-5 minuti e poi lasciate raffreddare.


giovedì 14 novembre 2013

Crostata integrale con confettura di melograno (vegan)

Dopo aver realizzato la confettura di melograno, la tentazione di farci una bella crostata è stata troppo forte e alla fine ho ceduto. Per questa crostata (come per tutte le altre crostate che escono dalla mia cucina) ho utilizzato una mia versione della pasta frolla, senza burro e senza uova, con farina 100% integrale, per rendere il dolce più leggero (e anche vegan!). Spero vi piaccia quanto è piaciuta a me!

Ingredienti

300 g di farina di frumento integrale bio
175 g di zucchero di canna integrale (tipo Dorada)
30 ml di olio e.v.o.
circa 120 ml di acqua fredda
1 pizzico di sale

1 vasetto grande (o 2 piccoli) di confettura di melograno

Procedimento
Mescolate la farina, il sale e lo zucchero, poi aggiungete anche l'olio e, a poco a poco, l'acqua, fino a che non riuscirete a formare una palla di impasto. Staccate quindi una piccola quantità di impasto (che ci servirà dopo per formare le striscioline che andranno a ricoprire la nostra crostata) e con il resto foderate uno stampo da crostata, formando un bordino leggermente più alto. Bucherellate con una forchetta la base di frolla (mannaggia io mi dimentico sempre e poi mentre è in forno mi tocca correre armata di forchetta a scoppiare le bolle!) e distribuite uno strato di confettura uniforme. Stendete la parte di impasto che avete tenuto da parte, spolverizzando il piano di lavoro con un po' di farina, e tagliate delle striscioline con una rotella. Disponete le striscioline di impasto sulla crostata e infornate a 180° C per 20-25 minuti.



Crema di latte di mandorla alle banane (senza zucchero)

Questo dessert, simile ad un budino, è molto semplice e veloce da preparare; inoltre, è  naturalmente dolce, grazie alla presenza delle banane e per questo motivo non richiede l'aggiunta di zucchero.
Può essere presentato in vari modi, decorando la superficie con frutta fresca, cioccolato, frutta secca, crema di nocciole e cacao o come più vi piace...insomma avete carta bianca, perciò date libero sfogo alla vostra fantasia!

Ingredienti (per 3 persone)

300 ml di latte di mandorla al naturale (homemade)
2 banane del commercio equosolidale
3 cucchiaini di agar agar in fiocchi

per decorare:
noci dell'Amazzonia
cioccolato fondente all'85%

Procedimento
Tagliate le banane a rondelle, poi frullatele con il minipimer, insieme al latte di mandorla, in modo da ottenere un composto spumoso. Versate il composto in un pentolino, spolverizzate la superficie con l'agar agar (ma non mescolate) e accendete la fiamma. Una volta arrivato a bollitura, fate cuocere per 5 minuti, mescolando frequentemente per far sciogliere l'agar agar, poi spegnete, versate nelle ciotoline e lasciate raffreddare in frigorifero. Prima di servire decorate a piacere la superficie del budino (io ho usato noci dell'Amazzonia e cioccolato tritati).



Confettura senza zucchero di melograno (con agar agar)

Il frutto del melograno, oltre ad essere molto buono, è una vera e propria fonte di sostanze benefiche per la nostra salute. In particolare è molto ricco di sali quali potassio, dall'effetto diuretico e che quindi conferisce al frutto proprietà drenanti (anche per l'elevata percentuale di acqua), ma anche zinco, rame, fosforo e manganese e di vitamine: A, C, E e K. Contiene moltissime sostanze antiossidanti, come i flavonoidi, acido gallico ed elleagico e la quercitina, molecole che contribuiscono alla prevenzione di vari tipi di tumore. Questo frutto venne chiamato "frutto della medicina" da Ippocrate perchè, oltre alle proprietà già citate, può aiutare anche nella cura di alcuni stati patologici come la presenza del parassita intestinale Tenia solium (il verme solitario), grazie alle proprietà vermifughe, e si sivela utile nei casi di diarrea per le sue proprietà astringenti ed antiinfiammatorie.

Ingredienti (per 2 vasetti piccoli)

450 g di chicchi di melograno
100 ml di acqua
2 cucchiaini rasi di agar agar in fiocchi

Far cuocere i grani del melograno con l'acqua per circa 1 ora (non si disferanno del tutto). Poi aggiungere l'agar agar, riaccendere la fiamma e far cuocere, mescolando, per 5 minuti da quando comincia a bollire. Riempite poi i vasetti (precedentemente sterilizzati facendoli bollire in acqua calda per 10 minuti), e capovolgeteli per creare il sottovuoto, fino a che non si sarnno completamente raffreddati.



Mini-pie di kamut con chirimoya e uva (vegan)

Il reparto frutta esotica del mio supermercato di fiducia non smette mai di stupirmi, ed ecco che oggi è toccato alla chirimoya (o cherimoya). Trattasi di un frutto originario del sud America, ma coltivato anche in Spagna e in alcune zone d'Italia. Al primo approccio l'aspetto potrà sembrarvi bizzarro, ma vi posso assicurare che il gusto non vi deluderà; molto dolce, profumato e cremoso, tant'è che si consuma scavando direttamente la polpa con un cucchiaino, rimuovendo i semi e scartando la buccia, non commestibile. Ma passiamo ora alle ciance nutrizionali, e inizierei subito col dirvi che la sua polpa è molto ricca di sostanze antiossidanti di natura fenolica, come le acetogenine annonacee, dal potere anticarcinogenico. Questo frutto è ricco anche di potassio, di vitamina C e di alcune vitamine del gruppo B, tra cui anche l'acido folico. Il potere calorico dell'alimento si aggira attorno alle 75 kcal/100 g, fornite principalmente dagli zuccheri, mentre è totalmente privo di grassi saturi e molto ricco di fibre, particolarmente utili per chi soffre di stitichezza.


Con questa prelibatezza ho realizzato una tortina a forma di cuore (ispirata dalla forma stessa del frutto che, come potete notare dalla foto, in alcuni casi ricorda proprio un cuore), utilizzando un impasto a base di farina integrale di kamut.

Ingredienti

100 g di farina integrale di kamut
40 g di zucchero di canna
50 ml di acqua

per il ripieno:
1 chirimoya matura
4-5 acini di uva

Procedimento
Impastate la farina con lo zucchero e l'acqua, poi stendete l'impasto e con una parte di questo foderate uno stampino a forma di cuore, precedentemente oliato e infarinato. Riempitelo poi con la chirimoya e l'uva tagliate a pezzetti e ricoprite con la restante parte di impasto, chiudendo bene i bordi per evitare che il ripieno fuoriesca durante la cottura. Infornate in forno già caldo a 180°C per 25 minuti circa, o quando l'impasto sarà bello dorato.



martedì 12 novembre 2013

Pizzoccheri fatti in casa, con cavolo romanesco e petali di patate viola (Vitelotte)

Finalmente la scorsa domenica sono riuscita a fare i miei primi pizzoccheri fatti in casa, e devo dire che sono venuti proprio come quelli comprati, però ho deciso di condirli in un modo alternativo, ottenendo così un piatto più leggero, vegano e molto scenografico.
Al posto delle classiche patate ho utilizzato le patate Vitelotte (anche dette patate nere o, erroneamente, patate viola), che sono molto ricche di sostanze antiossidanti, come le antocianine, responsabili appunto del colore violaceo, e presenti in quantità di 100 mg/100 g di alimento (mentre nel vino rosso il contenuto è pari al massimo a 70 mg/100 g).

Ingredienti (per 3 persone)

200 g di farina di grano saraceno
50 g di farina di frumento integrale
130 ml di acqua

Per il condimento:
1 cavolo romanesco
3-4 patate Vitellotte
olio e.v.o.
sale marino integrale


Procedimento

Impastate le due farine, aggiungendo l'acqua a poco a poco, fino ad ottenere una palla di impasto. Stendete l'impasto ad uno spessore di 2-3 mm e tagliare delle striscioline rettangolari, poi spolverizzatele con un po' di farina e lasciate riposare i vostri pizzoccheri per una mezz'ora.



Nel frattempo mettete a bollire le patate in acqua salata e cuocetele per 15 minuti circa, poi scolatele e rompetele con una forchetta a pezzetti irregolari. Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e una volta arrivata a bollore, buttateci le cimette del cavolo romanesco, precedentemente lavato e tagliato. Una decina di minuti dopo, buttate anche i pizzoccheri, che dovranno cuocere per circa 10 minuti. Cinque minuti prima della completa cottura, scolate alcune delle cimette di cavolo e frullatele con il minipimer, insieme ad un filo d'olio e.v.o. ed eventualmente un po' d'acqua, per ottenere una cremina non troppo liquida. Scolate i pizzoccheri e i pezzi di cavolo rimanenti, poi componete il piatto disponendo la cremina sul fondo, i pizzoccheri, e decorate infine con i "petali" di patata.


domenica 10 novembre 2013

Crostata di frutta fresca : kiwi e melograno

Ingredienti                                                

350 g di farina integrale di farro
200 g di zucchero di canna integrale
50 ml di olio e.v.o.
acqua fredda
crema pasticcera (classica o vegan)
2-3 kiwi
1 melograno

agar agar per la gelatina (opzionale)

Procedimento
Mescolate la farina e lo zucchero, aggiungete l'olio e poco a poco l'acqua, fino a che non sarà possibile formare una palla di impasto, poi riponetela in frigorifero per almeno mezz'ora. Nel frattempo lavate la frutta e asciugatela.
Stendete la frolla e foderate uno stampo da crostata, bucherellatela con una forchetta e infornate in forno già caldo a 180°C per 15-20 minuti.


Lasciatela raffreddare e prendete la crema, preparata il giorno prima, poi con l'aiuto di una sac a poche guarnite la frolla e decorate con la frutta.
Preparate le gelatina con l'acqua e l'agar agar in fiocchi (la dose è di 6 cucchiaini / litro di liquido), portando lentamente a bollore senza mescolare, e poi fate bollire per 5 minuti mescolando. Lasciate raffreddare (ma non troppo altrimenti si solidifica completamente) e spennellate la frutta.

 

Plumcake alla banana

La banana, come molti sanno, è molto ricca di potassio, un minerale fondamentale per il funzionamento dell'apparato cardiovascolare e che sembrerebbe in parte contribuire alla prevenzione del cancro al rene, ma contiene anche calcio, fosforo e ferro, mentre è praticamente priva di sodio. Questo frutto è caratterizzato da un buon contenuto di carboidrati, sia come zuccheri semplici, sia come amido, e apporta anche un buon quantitativo di fibre. Tra le vitamine troviamo la B1, la B2, la vitamina PP e la vitamina A.



Ingredienti

250 g di farina integrale di kamut
150 g di mandorle sgusciate non pelate
135 g di zucchero di canna integrale
200 ml di latte scremato
3 banane bio (del commercio equosolidale)
35 g di cioccolato fondente all'85%
1/2 bustina di lievito

Procedimento
Tritate le mandorle fino a ridurle ad una farina, poi unite lo zucchero, la farina e il lievito setacciato. Con il minipimer frullate le banane tagliate a pezzetti insieme al latte, fino ad ottenere un composto schiumoso. Tagliate a pezzetti il cioccolato e unitelo agli ingredienti secchi, poi versate anche il flullato di banana mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non smontare il composto. Versate il tutto in uno stampo da plumcake (o in degli stampini monodose) e infornate a 180°C. Il tempo di cottura è di 35 minuti per i plumcake piccoli e di 45-50 minuti per il plumcake grande.








lunedì 4 novembre 2013

Crema pasticcera al limone

Ecco come preparare una deliziosa crema pasticcera aromatizzata al limone, ottima per guarnire torte e crostate, o anche da servire come dolce al cucchiaio.

Ingredienti

500 ml di latte scremato
85 g di zucchero di canna
40 g di farina di frumento tipo "0"
4 tuorli di uova biologiche
1 bacca di vaniglia
scorza di un limone non trattato

Procedimento
Per prima cosa dovete "spellare" i tuorli, cioè privarli di quella pellicina che li ricopre e che conferirebbe alla vostra crema uno spiccato e fastidioso sapore di uova; per fare questo cercate di afferrare con due dita la pellicina e sollevate il tuorlo, la pellicina si romperà e vi resterà tra le dita, mentre il tuorlo cadrà. 
Nel frattempo mettete a bollire il latte, nel quale avrete aggiunto i semi prelevati dalla bacca di vaniglia, dopo averla incisa nel mezzo, e la stessa bacca (che toglieremo alla fine).
Sbattete ora i tuorli con lo zucchero, aiutandovi con una frusta elettrica, fino ad ottenere un composto bello chiaro e spumoso. Aggiungete la farina al composto e mescolate brevemente. Versate circa 1/3 del latte nel composto e la scorza di limone precedentemente grattugiata, continuando a mescolare, e rimettete il pentolino con il latte sul fuoco. Quando il latte avrà ripreso a bollire toglietelo nuovamente dalla fiamma, eliminate la bacca di vaniglia, e versateci dentro il composto, poi rimettetelo sul fuoco, sempre mescolando, e spegnete non appena il tutto si sarà addensato (senza farlo bollire!). Fate attenzione che la crema non si attacchi sul fondo del pentolino.

Platessa con pesto di pistacchi e foglie di sedano

Quando utilizziamo il sedano, solitamente siamo abituati a tenere solo i gambi e buttare via le foglie, ma in realtà anche queste possono essere impiegate in cucina, ad esempio per preparare un ottimo pesto, per condire primi piatti o da abbinare ad altre portate.

Ingredienti (per 2 persone)

300 g di filetti di platessa
olio e.v.o.
succo di limone
pistacchi non tostati e non salati

Per il pesto:
50 g di foglie di sedano
30 g di pistacchi non tostati e non salati
olio e.v.o.
sale grosso integrale


Procediemento
Preparate il pesto frullando le foglie di sedano con i pistacchi, 2 granelli di sale e l'olio.
Cuocete il pesce in una padella antiaderente con olio e succo di limone (non preoccupatevi se i filetti si romperanno un po'). Componete il piatto disponendo un po' di pesto e adagiandovi sopra il filetto di pesce, poi decorate con altri pistacchi.

N.b.: l'utilizzo del sale per la cottura del pesce (e questo vale per diverse specie marine) è superfluo, specialmente per la platessa, che è uno dei pesci più ricchi di sodio in assoluto.

Brownies alle nocciole, vegan e senza glutine

Che buoni i brownies!!! E vi assicuro che questa versione vegana non ha nulla da invidiare a quella tradizionale. Fragranti all'esterno e dal cuore morbido, arricchiti dal sapore delle nocciole tostate, questi dolcetti sono perfetti per una dolce coccola cioccolatosa, in ogni momento della giornata. Per sostituire il burro non ho utilizzato una margarina vegetale (che spesso contiene una buona dose di grassi saturi, come quelli dell'olio di palma), ma ho deciso di sfruttare i trigliceridi presenti naturalmente nelle nocciole, ricchi in acidi grassi insaturi, specialmente omega-6. Al posto della farina di frumento ho usato farina di nocciole e farina di riso, perciò questi brownies sono anche privi di glutine.

Ingredienti

135 g di nocciole sgusciate non tostate (da ridurre a farina)
150 g di cioccolato fondente all'85% di cacao
120 g di zucchero di canna
75 g di nocciole sgusciate (da tostare)
65 g di farina di riso integrale
20 g di cacao amaro in polvere
1/2 bustina di lievito
uovo vegan (1 cucchiaio di semi di lino pestati, ogni 3-4 cucchiai d'acqua)

Procedimento
Tritate le nocciole molto finemente fino a ridurle ad una farina, poi aggiungete lo zucchero, la farina di riso, il lievito e il cacao setacciati e mescolate il tutto. Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria. Tostate in forno le nocciole per qualche minuto, girandole spesso per non farle bruciare (sono pronte quando rilasciano il loro olio), e unitele al cioccolato sciolto. Unite il composto di cioccolato e nocciole agli ingredienti secchi e mescolate, aggiungendo l'uovo vegan poco alla volta, fino ad ottenere un composto morbido e fluido. Versate quindi il composto in una tortiera quadrata o rettangolare, rivestita di carta forno e infornate a 180°C per 30-35 minuti. Una volta pronta, lasciate raffreddare e poi tagliate la torta in tanti quadratini prima di servirla.




domenica 3 novembre 2013

Fagottini di salmone con porri e radicchio

I porri sono i cugini più dolci e delicati di aglio e cipolla, ma sono ugualmente ricchi di sostanze benefiche e, in certi casi, forse anche di più; per esempio le proteine, che sono presenti in quantità doppia rispetto ad aglio e cipolla, e risulta maggiore anche il contenuto di sali minerali. Questo ortaggio è tonico e rimineralizzante, e l'alto contenuto di fibre lo rende utile per il buon funzionamento dell'intestino. Nel porro sono presenti anche vitamina A e C, contenute soprattutto nelle foglie croccanti, che possono essere utilizzate in zuppe e minestre, ma anche per insaporire gustose insalate.
Il porro contiene solfuri di allile, sostanze antiossidanti che diminuiscono il rischio di cardiopatie e ictus, mentre sembrerebbe che il consumo regolare di questo alimento protegga dal cancro allo stomaco.



Ingredienti (per 2 persone)

300 g di carpaccio di salmone
radicchio rosso
porro
olio e.v.o.

Preparazione
Preparate il ripieno facendo stufare il porro tagliato a rondelle e il radicchio con un po' d'olio e acqua. Prendete le fettine di salmone e riempitele con un cucchiaio di ripieno, poi chiudete il fagottino legandolo con dello spago da arrosto. Infornate a 150°C per una ventina di minuti circa.



Torta al radicchio rosso e noci

Il radicchio rosso è composto al 93% d'acqua, perciò presenta proprietà depurative dell'organismo e diuretiche, apportando solo 13 kcal/100 g; inoltre il contenuto di fibre favorisce l'equilibrio della funzione intestinale. Contiene elevati livelli di potassio ed altri sali minerali quali calcio (importante per il metabolismo osseo), ferro, magnesio, manganesio, fosforo, zinco e rame. Tra le vitamine contenute in questo ortaggio citiamo la B1, B2, B3, B5, B6, C, E e K.
Il colore violaceo è dato dalle sostanze antiossidanti, soprattutto antociani, molto importanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Ingredienti

250 g di farina di grano tenero integrale
250 g di radicchio rosso lungo
200 g di zucchero di canna integrale
150 g di gherigli di noci
100 ml di latte scremato
1/2 bustina di lievito

Procedimento
Setacciare il lievito e unirlo alla farina, poi aggiungere lo zucchero e mescolare il tutto. Tritare le noci e unirle agli altri ingredienti secchi, poi tritare molto finemente anche il radicchio e aggiungerlo al resto. Per ultimo versare il latte, mescolare il composto e versarlo in una tortiera foderata con carta forno. Infornare a 180°C per 30 minuti.