martedì 29 ottobre 2013

Pasticcini esotici

Questi pasticcini sono realizzati con la polpa di manioca grattugiata, il cocco essiccato e una composta di mango e banana, per un mix davvero esotico di sapori, ma molto delicato. Avendo utilizzato la farina di riso per la "frolla" i pasticcini sono privi di glutine.
Il mango è un frutto dal sapore intenso, molto ricco di sostanze benefiche e dal basso contenuto calorico (solo 55 kcal/100 g). La polpa di colore giallo acceso contiene buoni livelli di vitamina C, vitamina A e carotenoidi, tutte sostanze dal forte potere antiossidante ed è ricca di minerali quali calcio, zinco, potassio, magnesio, ferro, sodio e fosforo. Recenti studi, inoltre, avrebbero evidenziato nel mango la presenza di un triterpene, i "lupeol", in grado di indurre l'apoptosi (morte) nelle cellule tumorali dell'adenocarcinoma del pancreas.

Ingredienti (per 13 pasticcini)

200 g di polpa di manioca (si ottengono a partire da una manioca da 400 g circa)
130 g di farina di riso
120 g di zucchero di canna in cristalli
2 cucchiai di cocco essiccato in scaglie (+ altro facoltativo per decorare)
40 ml di olio e.v.o.
acqua q.b.
1 banana
200 g di mango
100 ml di acqua

Preparazione
Grattugiate la radice di manioca dopo averla pelata. Poi mettete la polpa in ammollo per 20 minuti, strizzatela e ripetete questa operazione una seconda volta. In una terrina mescolate la farina, il cocco, la manioca, lo zucchero e l'olio, aggiungendo acqua quanto basta per poter formare una palla compatta di impasto. Tagliate il mango e la banana in piccoli pezzettini e metteteli in un pentolino con l'acqua, mescolando spesso; cuocete la composta di frutta a fuoco basso per una ventina di minuti o comunque fino a che non sarà pronta. Prendete dei pezzetti di impasto e foderate dei pirottini per muffin o degli stampini per crostatine, lasciando l'impasto più alto sui bordi, in modo da creare una cavità centrale in cui versare la composta di frutta. Riempite quindi le crostatine e imfornate a 200°C per 30-35 minuti. Se volete potete spolverizzare con altre scaglie di cocco una volta pronti.



Baci di zucca (o zucche di dama!)

Lo so ormai non ne potrete più, ma la zucca è talmente versatile che si può usare praticamente per tutto e questa volta è toccato a dei biscottini che ricordano molto i classici baci di dama, sia nell'aspetto sia nel sapore. Dato l'imminente arrivo della notte di Halloween, ho pensato di renderli un po' più simili a delle zucchette, incidendone la superficie in modo che ricordi vagamente l'aspetto di una zucca. Sono realizzati con pochi semplici ingredienti e totalmente privi di glutine, perchè ho utilizzato la farina di riso integrale, che contribuisce a rendere l'impasto friabile ma comunque morbido, una volta cotto.


Ingredienti (per circa 15 biscottini)

100 g di polpa di zucca cotta (per me zucca Delica)
100 g di mandorle sgusciate non pelate
70 g di farina di riso integrale bio
55 g di zucchero di canna in cristalli
50 g di cioccolato fondente all'80% di cacao

Preparazione
Tritate molto finemente le mandorle e lo zucchero, poi unite la polpa di zucca schiacciata con una forchetta, la farina (potreste doverne aggiungere altra se la zucca dovesse essere molto acquosa; io ho scelto la Delica proprio perchè è una varietà piuttosto farinosa) e impastate il tutto formando una palla. Prendete dei piccoli pezzetti di impasto e formate delle palline, che poi dovrete schiacciare leggermente alla base per dare loro la forma di cupola. Incidete delicatamente le cupolette dividendole in 8 spicchi (potete utilizzare il coltello per il Grana, che non è seghettato).




Infornate quindi in forno già caldo a 170°C per 15 minuti e poi lasciate raffreddare. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e unite due cupolette alla volta versando un po' di cioccolato sulla base appiattita di un biscotto e posizionando poi l'altro sopra. Lasciate raffreddare in modo che il cioccolato si solidifichi e i due biscottini rimangano attaccati l'uno all'atro.



lunedì 28 ottobre 2013

Pane dei morti ai datteri (senza zucchero)

Il pane dei morti è un dolce tipico del Nord Italia, che viene preparato in occasione del 2 novembre e ogni zona ha la sua versione, variabile soprattutto per il tipo di frutta secca utilizzata. Quest'anno ho deciso di preparlo anch'io, e avendo trovato dei datteri freschi al supermercato ho pensato di non usare lo zucchero (a parte quello a velo, anch'esso facoltativo) ma di dolcificare i miei dolcetti solamente con i datteri e l'uvetta. I datteri sono frutti molto energetici e nutritivi, adatti a reintegrare i sali minerali e quindi particolarmente consigliati per gli sportivi. L'apporto calorico è di 142 kcal/100 g di frutto fresco, mentre raddoppia nei datteri essiccati. Il contenuto di acqua si aggira attorno al 20 %, mentre sono composti al 63 % di zuccheri, tra cui destrosio, fruttosio, maltosio e saccarosio, pochissimi grassi, e un'elevato quantitativo di fibre (circa l'8%), che favoriscono una regolare funzione intestinale. I sali minerali maggiormente rappresentati sono potassio, fosforo, magnesio, calcio, sodio e selenio.
Troviamo anche le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), la vitamina A e la K.
Tra le proprietà del dattero dobbiamo citare l'effetto antiinfiammatorio sulle vie respiratorie e sono ottimi per combattere stress e stanchezza.

Ingredienti (per 9 dolcetti)

250 g di datteri freschi (o 15 datteri secchi)
180 g di farina di grano tenero integrale
150 g di mandorle sgusciate non pelate
35 g di uvetta sultanina
20 g di pinoli
20 g di cacao amaro in polvere
1/2 bustina di lievito
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
acqua (o "uovo vegan" : 3 cucchiaini di semi di lino pestati, in 9 cucchiai d'acqua)

zucchero a velo (opzionale)

Procedimento
Riducete ad una farina 50 g di mandorle, poi mischiatele alla farina e aggiungete il lievito setacciato, i pinoli, la cannella e il cacao amaro, mescolando il tutto. Nel mixer tritate i datteri privati del nocciolo, le mandorle restanti e l'uvetta precedentemente messa a bagno e strizzata, poi aggiungete il composto agli ingredienti secchi e amalgamate, aggiungendo un po' di acqua o uovo vegan, in modo da riuscire a compattare il composto e formare una palla. A questo punto formate dei dolcetti ovali, schiacciandoli con la mano per conferirgli la classica forma. Disponeteli su una teglia da forno e infornate in forno già caldo a 180°C per 15 minuti.
Se volete potete spolverizzarli di zucchero a velo prima di servirli, ma sono molto buoni anche nella versione dark.








domenica 27 ottobre 2013

Brioches vegane semintegrali (con lievito madre)

Queste brioches sono fatte con un misto di farina integrale di farro e farina di farro tipo "0", e senza l'utilizzo di ingredienti di origine animale. Sono buonissime appena sfornate, perciò potete decidere di congelarle da crude e poi cuocerle in forno all'occorrenza per avere sempre una brioche fresca a colazione, mentre se decidete di cuocerle tutte insieme, si conservano bene in una scatola di latta per alcuni giorni, e per ottenere l'effetto "brioche morbida come appena sfornata" basterà farle scaldare per 30-40 secondi nel forno a microonde.

Ingredienti (per 12 brioches)

200 g di farina di farro integrale
100 g di farina di farro tipo "0"
150 g di lievito madre rinfrescato il giorno precedente
90 ml di acqua tiepida
70 g di zucchero di canna
55 g di emulsione di acqua e lecitina di soia (50 ml di acqua + 5 g di lecitina di soia granulare)
30 ml di olio e.v.o.
scorza grattugiata di limone bio

Procedimento
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida, poi versarlo al centro della farina disposta a fontana, mescolare e aggiungere anche lo zucchero, l'emulsione, l'olio e la scorza di limone e poi impastare bene il tutto fino ad ottenere una palla compatta. Riporre in frigorifero per 1 ora in una terrina unta d'olio. Passata l'ora di riposo, stendere l'impasto su di un foglio di carta forno, spolverizzato con poca farina, dandogli una forma il più possibile tondeggiante. Tagliate con una rotella in 12 spicchi, poi prendete gli spicchi uno alla volta e incidete il bordo tondeggiante con un taglietto nel mezzo. Se volete farcire le vostre brioches posizionate un cucchiaino di ripieno sopra al taglietto, in questo modo.


Ora arrotolate (senza imprimere troppa pressione) dal bordo verso la punta, ottenendo la classica forma del cornetto; lasciate lievitare per circa 6 ore.


Infornate a 180°C per 20 minuti.
 







Focaccia alla zucca (con lievito madre)

Questa focaccia è davvero morbida e soffice, gustosa e saporita anche senza l'utilizzo del sale, il che la rende particolarmente adatta anche a chi soffre di ipertensione, magari in alternativa alla solita pizza, che di sale può contenerne veramente tanto. Contiene anche una buona percentuale di fibre, sia per la farina 100% integrale, sia per le fibre contenute naturalmente nella zucca.
Può essere servita, tagliata a cubetti, come aperitivo, magari per una festa di halloween (in cui la zucca è sicuramente la protagonista!), ma è altrettanto buona se farcita con qualche verdura di stagione; io consiglio l'abbinamento con radicchio lungo grigliato, oppure verza cotta al vapore e saltata in padella con olio e.v.o. e peperoncino.

Ingredienti

600 g di farina di grano tenero integrale (bio)
425 g di polpa di zucca cotta al vapore (io ho usato 3/4 di Zucca delica e 1/4 di zucca Napoli)
250 g di lievito medre rinfrescato il giorno precedente
150 ml di acqua tiepida
60 ml di olio e.v.o.
semi di girasole
semola di grano duro (bio)

Procedimento
Fate sciogliere il lievito madre nell'acqua e poi versatelo al centro della farina disposta a fontana e mescolate. Aggiungete anche la polpa di zucca a temperatura ambiente e l'olio e cominciate ad impastare bene, andando avanti per almeno 10-20 minuti, fino ad ottenere un impasto molto morbido ma non appiccicoso (in questo caso aggiungete farina). Preriscaldate il forno a 50°C, ponendo sul fondo un pentolino contenente acqua calda, poi spegnetelo. Riponete l'impasto in una terrina sul fondo della quale avrete versato un cucchiaio di olio e.v.o., copritela con un canovaccio inumidito e riponete in forno a lievitare per 2-3 ore. Passato questo tempo stendete con le mani l'impasto su un foglio di carta forno spolverizzato di semola di grano duro, fate i classici buchi della focaccia, cospargete la superficie con i semi di girasole e riponete nuovamente in forno a lievitare per altri 30-40 minuti.
Prima di infornare la focaccia versate un filo d'olio sulla superficie e poi cuocete a 220 °C per 15 minuti.


Confettura d'autunno: mele cotogne e giuggiole (con agar agar, senza zucchero)

Le giuggiole, oggi poco note e poco diffuse sul mercato, ad eccezione di alcune zone geografiche, sono dei frutti estremamente dolci, paragonabili per certi versi ai datteri, specialmente quando diventano raggrinzite e la polpa diventa simile al miele; il famoso brodo di giuggiole del detto "sciogliersi in un brodo di giuggiole" è un liquore molto dolce che si produce da questi curiosi frutti.
Il contenuto calorico è abbastanza elevato, pari a 120 kcal/100 g, ed è dovuto soprattutto agli zuccheri, prontamente utilizzabili dall'organismo. Le giuggiole sono anche ricche di vitamina C, tanto che 10 di questi piccoli frutti equivalgono a 2 arance. Sono particolarmente adatte ai primi freddi e al periodo invernale per le proprietà espettorali ed emollienti dovute al contenuto di mucillagini, oltre che di vitamina C, importante per rinforzare il sistema immunitario.
La mela cotogna è un frutto ricco di proprietà benefiche per la salute e particolarmente adatto anche ai diabetici, per il basso contenuto di zuccheri e l'elevato apporto di fibre, e ha un apporto calorico di sole 26 kcal/100 g. Contiene buoni livelli di vitamine A, C, PP e vanta proprietà antibatteriche, toniche, astringenti e antinfiammatorie per le mucose dell'apparato digerente.


Ingredienti (per 1 vasetto da 350 ml)

200 g di mele cotogne
50 g di giuggiole mature
200-250 ml di acqua
2 cucchiaini di agar agar in fiocchi

Preparazione 
Sbucciate la frutta e tagliatela a piccoli pezzettini, poi mettetela in una pentola con l’acqua; lasciate andare a fuoco medio per una 20 di minuti, mescolando di spesso per evitare che il composto si attacchi sul fondo della pentola. Una volta che la frutta avrà assunto le sembianze di una confettura, spegnete e lasciate intiepidire. Aggiungete l'agar agar senza mescolare, e riaccendete a fuoco basso; una volta che inizierà a bollire potete cominciare a mescolare per far sciogliere l’agar e spegnete dopo 5 minuti. Versate quindi la confettura ancora calda nei vasetti (precedentemente sterilizzati con bollitura in acqua per 10 minuti e poi asciugati bene), chiudeteli e riponeteli a testa in giù per creare il sottovuoto, fino a che non si saranno completamente raffreddati.
 

Torta di noci e pere Abate


Ingredienti

250 g di farina di frumento integrale
100 g di gherigli di noci + altre per decorare
100 g di zucchero integrale di canna
3 cucchiai di miele d'acacia (circa 50 g)
1 pera Abate
1 cucchiaino di cannella
1/2 bustina di lievito per dolci
250 g di yogurt bianco magro
80 ml di latte scremato
scorza di limone

Procedimento

 Tritate le noci grossolanamente poi unitele alla farina e aggiungete il lievito setacciato, lo zucchero, la cannella, la scorza di limone, il miele, lo yogurt, il latte e mescolate molto bene il tutto. Tagliate a fette sottili una pera abate. Rivestite una tortiera con la carta forno e disponete delle fette di pera sui bordi della tortiera, eventualmente aiutandovi con il miele per farle rimanere attaccate. Versate l'impasto e disponete le restanti fette a raggi, poi tritate grossolanamente delle altre noci e decorate la superficie. Infornate in forno già caldo a 180°C per 50-60 minuti.


lunedì 21 ottobre 2013

Gnocchetti di castagne con radicchio e funghi

Ingredienti (per 3 persone)

200 g di farina di castagne
100 g di farina di frumento integrale
200 ml di acqua

250 g di funghi freschi (io ho usato i pioppini)
2-3 cespi di radicchio lungo
scalogno
formaggio di capra stagionato (per me Baronerosso) (opzionale)
olio e.v.o.
sale marino integrale
pepe

Procedimento
Preparate l'impasto degli gnocchi mescolando le farine con l'acqua e impastare fino ad ottenere una palla morbida. Tagliare un pezzetto di pasta alla volta, lavorarla dandole la forma di un salsicciotto abbastanza sottile (vogliamo ottenere degli gnocchetti di piccole dimensioni), poi tagliarlo in tanti piccoli tocchetti che disporrete su di un piatto infarinato per non farli attaccare tra loro. Mettete a bollire abbondante acqua salata per cuocere gli gnocchi.

Brasate lo scalogno tagliato a fettine sottili con un filo di olio e un paio di cucchiai di acqua, poi aggiungete il radicchio lavato e tagliato grossolanamente e fatelo appassire. Pulite i funghi e aggiungeteli al radicchio, aggiustate di sale, coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco basso fino a che i funghi non si saranno ammorbiditi. Quando l'acqua bolle calate gli gnocchetti, poi scolateli con una schiumarola mano a mano che verranno a galla e aggiungeteli alla pentola con il radicchio e funghi, fateli saltare per qualche minuto e aggiungete un pizzico di pepe. Impiattate e grattugiate sugli gnocchi un po' di formaggio per guarnire.

venerdì 18 ottobre 2013

Tortini di manioca, con noci dell'amazzonia e bucce di cacomela

La manioca è una pianta originaria del Sudamerica, con una radice a tubero commestibile, che rappresenta una delle più importanti fonti di carboidrati per le popolazioni dei Paesi tropicali. Tra le caratteristiche di questa radice c'è il fatto che, essendo naturalmente priva di glutine, può tranquillamente essere utilizzata in preparazioni adatte anche ai celiaci, come tale o sotto forma di derivati; da essa si ricavano, infatti, la farina di manioca e la fecola di manioca (detta anche tapioca).
La polpa è composta prindipalmente da acqua (60%) e per la restante parte è ricca di amido, zuccheri e fibre, mentre è più basso il contenuto proteico. Tra i micronutrienti troviamo discrete quantità di calcio, magnesio, potassio, sodio, selenio e fosforo e un elevato contenuto di vitamina C.

Questi tortini sono privi di glutine e potete realizzarli anche con la buccia di altra frutta biologica (mele, pere, albicocche, pesche...) in base alla stagionalità, per non buttare via proprio nulla (p.s.: meglio mangiare la frutta con la buccia, perchè molte delle sostanze antiossidanti si concentrano in questa parte, però se in famiglia avete qualcuno che non la pansa così, approfittate dei suoi "scarti" e preparate questi dolcetti del recupero!)

Ingredienti (per 7 tortini)
1 radice di manioca da 300-350 g circa (corrisponde a 160 g di polpa)
90 g di zucchero di canna integrale
25 g di fave di cacao non tostate
25 g noci dell'amazzonia sgusciate
15 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
50 ml di latte scremato (o latte vegetale per una versione vegana)
la buccia di 1 cacomela bio
1/2 bustina di lievito

Preparazione
Spelate la manioca, poi grattugiatela e mettete la polpa a bagno per 20-30 minuti. Passato questo tempo scolate la polpa (aiutandovi con un canovaccio pulito o una garza sterile), eliminate l'acqua e i residui bianchi e poi mettete nuovamente a bagno la polpa per altri 30 minuti. Ripetete il passaggio di prima e strizzate bene la polpa, che ora peserà circa 160 g.

Tritate a farina le noci dell'amazzonia e le fave di cacao, poi unite la manioca, lo zucchero, il lievito, il latte, il cioccolato tritato grossolanamente e mescolate il tutto. Tagliate a quadratini molto piccoli la buccia di cacomela, dopo averla accuratamente lavata, e unite anche questa al composto, sempre mescolando. Riempite dei pirottini o degli stampini con il composto (per non più di 3/4 dei pirottini) e infornate in forno già caldo a 180°C per 30-35 minuti.



























martedì 15 ottobre 2013

Kanelbullar (con lievito madre)

I kanelbullar sono dei tipici dolci svedesi alla cannella, dalla caratteristica forma a rotolino (anche noti come "cinnamon rolls"), realizzati con un impasto molto simile a quello del pane e aromatizzati con un ripieno di zucchero e cannella. La ricetta originale prevede l'utilizzo del burro (in questo gli svedesi sono sempre molto generosi!), ma io ho provato a farne una versione con olio e.v.o. e farina integrale, e devo dire che il risultato è stato piuttosto soddisfacente.
I kanelbullar sono una dolce coccola da gustare a colazione o merenda, specie se accompagnati da una bella tazzona di caffè nero swedish style (un piacevolissimo modo di riscaldarsi nei pomeriggi del freddo inverno di Stoccolma!), e se siete degli amanti della cannella non potrete più farne a meno.

Ingredienti

500 g di farina di frumento integrale
200 g di lievito madre rinfrescato il giorno precedente
300 ml di latte tiepido
60 g di zucchero di canna
20 ml di olio e.v.o.

per il ripieno:
60 g di zucchero di canna (anche 80 g se li volete belli dolci)
cannella in polvere a volontà

Procedimento
Fate sciogliere il lievito madre in una parte del latte tiepido. Mescolate la farina e lo zucchero, poi disponetela a fontana e nel mezzo versate il lievito madre, cominciate ad impastare aggiungendo anche l'olio e la restante parte del latte poco alla volta, fermandovi quando l'impasto sarà bello morbido ma non troppo bagnato. Ricopritelo con un canovaccio inumidito e lasciate lievitare per 1 ora circa in forno spento, preriscaldato a 50°C, sul fondo del quale avrete precedentemente posto un pentolino di acqua calda.
Passata l'ora di lievitazione, stendete l'impasto, aiutandovi con un mattarello, su di un foglio di carta forno, cercando di dargli una forma che sia il più possibile rettangolare.
Ora cospargete l'intera superficie di zucchero e cannella e arrotolate l'impasto dal lato più lungo.



Tagliate poi tanti dischetti dello spessore di 1,5 cm circa.

 
 
Disponete i rotolini su una teglia ricoperta di carta forno e di nuovo metteli a lievitare per un'altra mezzora in forno, coperti con il canovaccio.


 
Cuoceteli in forno per 20 minuti circa a 180°C.

Una volta pronti potete mangiarli subito e conservare quelli che avanzano in un contenitore a chiusura ermetica come quelli per i biscotti.




domenica 13 ottobre 2013

Pane alla zucca

Ingredienti

500 g di farina di frumento integrale
200 g di lievito madre rinfrescato il giorno prima
200 ml di acqua tiepida
125 g di zucca cotta (io ho usato la varietà Delica)
20 g di semi di zucca

Procedimento
Sciogliete il lievito madre in parte dell'acqua. In una terrina disponete la farina a fontana, poi unite la polpa di zucca schiacciata con una forchetta e lasciata raffreddare (potete prepararla anche la sera prima, ma schiacciatela quando è ancora calda, altrimenti indurisce e poi è più difficile) e i semi di zucca. Nel centro versate il lievito e cominciate ad impastare, aggiungendo a poco a poco la restante parte di acqua, fermandovi quando l'impasto avrà raggiunto la giusta consistenza. Impastate per circa mezz'ora, poi formate una pagnotta e mettetela su una teglia da forno, incidetela con un taglio a croce o con 2-3 tagli orizzontali, e poi decorate la superficie con altri semi di zucca, bagnando leggermente l'impasto per farli rimanere attaccati. Coprite con un panno umido e lasciate lievitare per 1h e mezza in forno spento preriscaldato a 50 °C, sul fondo del quale avrete precedentemente posto un pentolino contenente acqua calda. Preriscaldate il forno a 200 °C e infornate per 20-25 minuti.

Invece di comprare i semi di zucca al supermercato, potete tranquillamente prepararli a casa, risparmiando soldi e salute, in quanto di solito i semi di zucca confezionati contengono molto sale. Quando tagliate la zucca, conservate i semi e poi disponeteli su una teglia da forno e infornate a 180°C in modalità ventilato, per circa 10-15 minuti, girandoli più volte per non farli bruciare. Una volta pronti, dovrete "sbucciarli" aiutandovi con un coltello; ok, forse questa è la parte più noiosa, però potrebbe rivelarsi anche un utile antistress.


Con la stessa ricetta ho preparato anche dei panini, decorati con semi di papavero e semi di zucca.
Dividete a metà l'impasto, poi per quelli con i semi di zucca basterà formare delle pagnottine di impasto e cospargerle con i semi di zucca, mentre per quelli con i semi di papavero dovete stendere la metà di impasto, cospargerla con i semini di papavero e poi arrotolare l'impasto. Tagliate quindi dei dischetti, posizionateli su una teglia per farli lievitare insieme agli altri panini (tempi e modalità di lievitazione sono le stesse della ricetta precedente), e decorateli con altri semi di papavero.
Questo è il risultato:


venerdì 11 ottobre 2013

Muffin al cioccolato fondente con granella di fave di cacao

Per questo impasto ho deciso di provare a sostituire il burro con la polpa di avocado, anch'esso molto ricco di grassi, ma di quei grassi polinsaturi, in particolare della serie omega-3, che fanno tanto bene alla nostra salute.

Ingredienti (per 14 muffin)

260 g di farina di frumento integrale
160 g di zucchero di canna integrale
130 g di polpa di avocado maturo
100 g di mandorle sgusciate (non pelate)
70 g di cioccolato fondente al 70-80 %
40 g di cacao amaro
1 bustina di lievito
200 ml di latte di mandorla non zuccherato (o latte vaccino, per una versione non vegana)
2 banane mature
10 g di fave di cacao non tostate


Procedimento
Tritate le mandorle molto finemente, fino a ridurle ad una farina, poi unitela alla farina di frumento, e aggiungete il lievito e il cacao setacciati. In un mixer mettete la polpa di avocado tagliata a cubetti, le banane e il latte e frullate il tutto. Aggiungete la crema così ottenuta agli ingredienti secchi, poi unite anche lo zucchero, il cioccolato sminuzzato e le fave di cacao ridotte a granella (si sbriciolano facilmente tra le dita), mescolate bene il tutto e versate il composto nei pirottini, riempendoli per 3/4. Se volete potete decorare ogni muffin con una fava di cacao (ma prima accertatevi che vi piaccia il sapore, che è decisamente un po' amaro) e poi infornateli a 180°C per 20-25 minuti.













Biscotti al tè matcha

Il tè matcha è un tè verde giapponese dai mille benefici per il nostro organismo, grazie all'enorme quantitativo di molecole antiossidanti che contiene, pari a 137 volte quelle contenute in qualsiasi altro tè verde. Le sue peculiari caratteristiche derivano dal metodo di coltivazione e lavorazione; infatti viene coltivato al riparo dal sole, raccolto a mano e poi le foglie vengono cotte a vapore, asciugate e in seguito ridotte in una polvere finissima e molto profumata. 
Il contenuto di catechine, un tipo di antiossidanti, è di circa 70 mg/g, e il metodo di consumo della bevanda, per sospensione della polvere in acqua, anzichè per infusione, permette di beneficiare appieno del potere antiossidante di questo pregiatissimo tè.
Il tè matche contiene anche vitamine B, B2, C, betacarotene, ma è anche ricco di sali minerali; da non trascurare, inoltre, il contenuto di caffeina. Questo tè risulta utile nelle patologie di origine nervosa dell'apparato digerente (molto sensibile allo stress psicologico), in quanto agisce sul sistema centrale, diminuendo lo stress, sulle mucose del tubo digerente con effetto antiinfiammatorio e sull'iperacidità gastrica, riducendola.



Ingredienti (per 35 biscotti)

200 g di mandorle tritate (o di okara di mandorle)
200 g di farina di riso integrale
100 g di zucchero di canna
30 g di olio e.v.o.
1 cucchiaino pieno di tè matcha
acqua fredda q.b.

In una terrina mescolate la farina, le mandorle tritate finemente, lo zucchero, il tè e l'olio, aggiungendo l'acqua poco alla volta, fino a raggiungere una consistenza che vi permetta di ottenere una palla di impasto. Lasciatela riposare per mezz'ora circa in frigorifero, poi prendete delle palline di impasto, schiacciatele fino ad ottenere dei dischetti e disponeteli su di una teglia rivestita di carta forno. Infornate in forno già caldo a 180°C, in modalità ventilato, per 15-20 minuti.


giovedì 10 ottobre 2013

Muffin di castagne

Le castagne erano un tempo considerate il "pane dei poveri", perchè molto caloriche e nutritive, e dal buon contenuto amidaceo. Sono frutti ricchi di vitamine B1 e B2, e contengono minerali quali potassio, zinco, ferro, rame, manganese, fosforo, zolfo, sodio e calcio. Le castagne possono essere arrostite (le classiche caldarroste, appunto), lessate ed essiccate, e vengono utilizzate anche per produrre una farina, che può essere impiegata in dolci, gnocchi, pane, e che risulta adatta per i celiaci in quanto priva di glutine. Questa ricetta gluten free ne è un esempio, e può essere un'idea anche per smaltire quelle caldarroste che inevitabilmente avanzano e che a casa mia dopo un po' nessuno vuole più mangiare.

Ingredienti (per 14 muffin)

200 g di farina di castagne
100 g di farina di riso integrale
50 g di caldarroste o castagne lessate (più altre per decorare)
80 g di zucchero di canna
240 ml di latte scremato
320 g di ricotta vaccina magra
4 cucchiai di miele di castagno (circa 80 g)
1 bustina di lievito

Procedimento
Mescolate le due farine, il lievito setacciato e lo zucchero. Schiacciate con una forchetta la ricotta, poi versate il latte per ammorbidirla e infine unite anche il miele, mescolando fino ad ottenere un composto morbido. Tagliate a tocchetti le castagne, unitele alle farine e poi unite anche la crema di ricotta-latte-miele e mescolate molto bene il tutto. Versate nei pirottini,  riempendoli per 3/4, completate con una castagna sulla sommità di ogni muffin e infornate in forno già caldo a  180°C per 25 minuti.




lunedì 7 ottobre 2013

Sfilatini semintegrali alle noci

Le noci venivano chiamate dai Greci "kara", per la somiglianza con il cervello umano, e sono da sempre sinonimo di salute e buona memoria. Queste caratteristiche sono dovute al contenuto di acidi grassi omega 3 e omega 6 (56 g/100 g); in particolare i secondi sono responsabili dell'abbassamento dei livelli di colesterolo cattivo e trigliceridi in soggetti che consumano regolarmente noci.
Le noci hanno anche un buon contenuto di fibre, importanti per regolarizzare il transito intestinale.




Ingredienti

400 g di farina di frumento integrale
200 g di farina di frumento tipo "0"
250 g di lievito madre rinfrescato la sera precedente
350-400 ml di acqua tiepida
70-80 g di noci sgusciate


Sciogliete il lievito in un po' d'acqua. Mescolate le due farine e le noci, disponetele a fontana e poi versate nel mezzo il lievito e l'acqua, aggiungendo la restante parte di acqua poco alla volta fino a che l'impasto avrà raggiunto la giusta consistenza.
Dividete l'impasto in due parti e date loro la forma di due sfilatini, poi mettetelo a lievitare, coperto con un panno umido, in forno spento e preriscaldato a 50°C, sul fondo del quale avrete precedentemente posto un pentolino di acqua calda. Passate 2 ore, infornate a 200°C per circa 20-25 minuti.




Torta di mele

Se da sempre ci sentiamo dire che "una mela al giorno leva il medico di torno" un motivo ci sarà; la mela, infatti, è molto ricca di sostanze che possono prevenire e in parte curare disturbi molto comuni. La percentuale di acqua contenuta nelle mele è circa dell'85%, a cui si affiancano 11 g di zuccheri e 2 g di fibre, mentre è quasi totalmente priva di grassi e proteine, per un contenuto calorico di circa 40-45 kcal/100 g di frutto. La mela è un frutto molto digeribile, viene ben tollerata dai soggetti diabetici perchè il contenuto di fibre solubili come la pectina, aiuta a mantenere costante la glicemia, e se cotta può aiutare nei casi di stipsi. Tra le vitamine in essa contenute primeggiano la B1, B2, B3, C ed A, mentre tra i minerali troviamo calcio, potassio, magnesio, fosforo, zolfo, ferro e sodio. La cosa migliore sarebbe consumarla con la buccia, perchè una parte delle fibre e delle sostanze antiossidanti (flavonoidi e tannini) si trova in questa parte del frutto.

Ingredienti

450 g di farina di frumento integrale
500 g di mele (io ho usato Gala e Delizia)
150 g di zucchero di canna
2 banane mature (dal commercio equosolidale)
200 ml di succo di mela biologico (non quello limpido)
150 ml di latte scremato
30 g di uvetta (opzionali)
20 g di pinoli (opzionali)
1 bustina di lievito
scorza di un limone non trattato
succo di limone

Tagliate le mele a fettine sottili e irroratele con il succo di limone perchè non si ossidino. Tagliate le banane e frullatele con il latte. In una terrina unite la farina con il lievito setacciato, lo zucchero, il succo di mela, la scorza di limone e il frullato di latte e banana, mescolando molto bene il tutto. Foderate una tortiera con la carta forno e disponete un primo strato di mele sul fondo, poi ricopritele con metà del composto, disponete un altro strato di mele, l'uvetta, i pinoli, poi versate la restante parte di composto e infine disponete le mele restanti sulla superficie. Infornate in forno già caldo a 200°C per 45-50 minuti

.


Torta rovesciata di banane e noci pecan

Le noci pecan, originarie dell'America, sono un po' diverse dalle noci che siamo abituati a vedere sulle nostre tavole, ma sono altrettanto preziose per i benefici che il loro consumo può apportare alla nostra salute. Sono ricche di acido oleico (lo stesso che troviamo nell'olio d'oliva), un acido grasso monoinsaturo con effetti benefici sulla colesterolemia. Il contenuto di vitamina E, betacarotene, luteina, zeaxantina ed acido elleagico, le rende un alimento dal forte potere antiossidante, che ci protegge dai radicali liberi e dagli effetti dannosi che questi hanno sul nostro organismo, tra i quali anche il possibile sviluppo di cellule cancerose. L'acido elleagico, in particolare, ci protegge da molecole cancerogene quali le nitrosammine (derivanti da nitriti e nitrati, contenuti negli insaccati e nella maggior parte dei salumi) e gli idrocarburi aromatici policiclici (per gli amici "IPA"), composti che si sviluppano con particolari tecniche di cottura come la grigliatura dei cibi.
Queste noci sono molto riche anche di vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), di acido folico, e di minerali come calcio, ferro, magnesio, manganese, potassio e zinco.

Ingredienti

265 g di farina integrale di farro
80 g di zucchero di canna integrale (Mascobado)
2-3 banane
50 g di noci pecan sgusciate
5 g di cacao amaro
200 ml di latte scremato
2-3 cucchiai di miele di castagno
50 g di zucchero di canna in cristalli

1/2 bustina di lievito

Tagliate le banane a rondelle e disponetele, distanziandole in modo regolare, sul fondo di una tortiera rivestita di carta forno (io ne ho usata una a forma di cuore, ma l'effetto è più scenografico se ne usate una rettangolare o quadrata). Frullate le rondelle di banana che vi avanzano con il latte (all'occorrenza tagliate un'altra banana se non vi avanzano rondelle).
In una terrina unite la farina con il lievito setacciato ed il cacao, poi aggiungete lo zucchero di canna integrale, le noci spezzettate grossolanamente, e infine il frullato di latte e banana, mescolando bene il tutto.
In un pentolino mettete il miele e distribuitelo uniformemente sul fondo del pentolino, poi mettete anche lo zucchero di canna in cristalli e accendete la fiamma, facendo scaldare a fuoco basso fino a che lo zucchero non sia completamente sciolto; a questo punto versate il composto caldo sul fondo della tortiera ricoperto di banane, facendo attenzione a ricoprirlo interamente. Versate quindi l'impasto della torta nella tortiera e livellate la superficie.
Infornate in forno già caldo a 180°C per 30 minuti. Una volta pronta, fate raffreddare la torta per una notte prima di girarla.



Gnocchi di zucca alle ortiche

La zucca! Finalmente è arrivata la stagione di questo ortaggio, che si fa spazio sulle nostre tavole in varie forme, dimensioni e colori, tutte accomunate dalla presenza di importanti sostanze nutritive. La zucca è composta al 94,6 % da acqua e presenta proprietà depurative dell'organismo, oltre ad essere antinfettiva, lassativa e protettiva di cuore e intestino. La sua polpa, così come tutti gli ortaggi di colore giallo-arancione, è ricchissima di pro-vitamina A (carotenoidi), ma contiene anche vitamine B1 e B2, e tra i minerali calcio, potassio, magnesio, ferro e fosforo. I carotenoidi contenuti nella zucca, come alfacarotene, betacarotene, luteina, zeaxantina, svolgono un' importante azione antiossidante; in particolare l'alfacarotene sembrerebbe avere un effetto protettivo nei confronti dei polmoni e della loro funzionalità.
Nonostante il sapore dolce possa far pensare ad un elevato apporto di zuccheri e quindi anche calorie, la zucca è in realtà ipocalorica (solo 17 kcal/100 g!), perciò non c'è alcun motivo per non farne vere e proprie scorpacciate, sotto forma di minestre, gnocchi, ripieno per paste fresche, ma anche dolci o semplicemente come contorno, cuocendola a vapore, poi schiacciandola con una forchetta e condita con un filo d'olio (a casa mia questo piatto sostituisce il classico purè di patate, ricco di grassi e con un indice glicemico molto elevato).
Della zucca vengono consumati anche i semi, ottimi per insaporire le insalate, e ricchi di acidi grassi polinsaturi.


Le ortiche, note soprattutto per il loro effetto orticante, sono in realtà commestibili, perchè perdono questa caratteristica dopo un po' che sono state colte e con la cottura (ma per raccoglierle usate i guanti!). La parte da raccogliere è la cima della pianta, controllando prima che questa non sia ancora fiorita, perchè in questo caso vuol dire che la pianta è già vecchia. Le foglie sono molto ricche di ferro, ma anche di altri minerali come calcio, magnesio, fosforo e silicio; contengono, inoltre, vitamine A, C e K e composti antiossidanti tra cui acido gallico, tannini e carotenoidi. L'ortica svolge un'azione benefica sull'apparato digerente, favorendo la digestione e grazie alla sua azione antiinfiammatoria sull'intestino, e aiuta a depurare l'organismo.

Ingredienti (per 4 persone)

1 kg di polpa di zucca
300 g di farina di frumento integrale
circa 100 g di ortiche
8-10 foglie di salvia
olio e.v.o.
sale

Procedimento
Cuocete a vapore la zucca per circa una ventina di minuti, poi schiacciatela con una forchetta e stendetela sul piano da lavoro, in modo che si raffreddi quanto basta per poterla lavorare. Una volta fredda aggiungete la farina e impastate, formando una palla. Prendete un pezzo di impasto e formate un salsicciotto sottile e allungato, che andrete poi a tagliare in tanti tocchetti; ora prendete una forchetta e fate rotolare ciascun tocchetto sui rebbi della forchetta, imprimendo una leggera pressione, in modo che si formino le tipiche scanalature degli gnocchi. Procedete in questo modo fino all'esaurimento dell'impasto. Mettete a bollire una pentola con abbondante acqua salata.
Lavate con cura le ortiche e poi fatele appassire in una padella con un filo d'olio e un po' d'acqua, mescolandole di frequente. Tagliate a striscioline le foglie di salvia e aggiungetele alle ortiche, poi aggiustate di sale (e olio se necessario), e lasciate insaporire per qualche altro minuto. Una volta che l'acqua bolle, buttate gli gnocchi, poche alla volta, e raccoglieteli con una schiumarola una volta che saranno venuti a galla. Condite con il sugo di ortiche e aggiungete un altro po' di olio a crudo se necessario.





giovedì 3 ottobre 2013

Muffin alle nocciole e miele di castagno con cuore di cacao

La particolarità di questi muffin è lo spiccato aroma del miele di castagno, che si abbina a meraviglia con il sapore delle nocciole.

Ingredienti (per 14 muffin)

250 g di farina integrale di farro
150 g di zucchero di canna integrale
5-6 cucchiai di miele di castagno
2 uova biologiche
100 g di nocciole sgusciate non tostate
1 bustina di lievito
latte scremato q.b.
crema di nocciole e cacao

Preparazione
Per prima cosa mettete alcuni cucchiaini di crema di nocciole e cacao (tanti quanti saranno i muffin che volete preparare) in uno stampo per cioccolatini o in un contenitore per il ghiaccio e riponeteli in freezer per almeno 12 ore.
Tritate le nocciole riducendole ad una farina, poi unite la farina, il lievito setacciato e mescolate il tutto.
Con l'aiuto di una frusta sbattete le uova, il miele e lo zucchero, fino ad ottenere una crema chiara e spumosa. Unite la crema agli ingredienti secchi e versate poco a poco il latte, per rendere l'impasto morbido ma facendo attenzione che non diventi troppo liquido. Versate un po' di impasto in ogni pirottino, riempendolo per 1/4, poi posizionate al centro un cubetto congelato di crema di nocciole e ricoprite con altro impasto fino a riempire il pirottino per 3/4. Infornate a 180°C in forno già caldo per 30 minuti circa.


Crema di nocciole e cacao

Le nocciole sono un alimento molto energetico (circa 628 kcal/100 g) e mineralizzante, adatto a chi pretica attività fisica intensa; sono fonte, infatti, di potassio, fosforo, calcio, manganese, magnesio, rame, zinco e ferro, e quindi ottime per reintegrare i sali persi attraverso il sudore che l'esercizio fisico comporta. Sono molto digeribili e anche ricche di fibre (più del 9%), che possono contribuire al ripristino della regolarità intestinale. Tra le vitamine ne troviamo alcune del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), la vitamina C, e tra le liposolubili le vitamine E (dal potere antiossidante) e K. Interessante, dal punto di vista nutrizionale, è il contenuto lipidico delle nocciole, caratterizzato dalla presenza di acidi grassi omega-6, molto importanti per tenere sotto controllo la colesterolemia, perchè determinano un abbassamento dei livelli di colesterolo LDL.

 
Ingredienti (per un vasetto)

100 g di nocciole sgusciate
130 ml di latte scremato
40 g di zucchero di canna
30 g di cacao amaro

Procedimento
Tostate le nocciole in forno per qualche minuto, girandole spesso perchè non si brucino. Tritate le nocciole in un macinacaffè, con il latte, il cacao e lo zucchero, fino ad ottenere una crema omogenea e liscia. Questa crema contiene latte perciò può essere conservata in frigorifero fino alla scadenza di quest'ultimo (3-4 giorni max da quando viene aperta la confezione). Se vi avanza della crema potete congelarla nel contenitore del ghiaccio e utilizzarla per farcire dei muffin (come questi).