L’uva spina (Ribes-uva crispa) appartiene alla famiglia
delle Grossulariaceae ed è un arbusto spinoso (diciamo che le mie dita se ne sono accorte!) a rami intricati, originario della zona
euroasiatica, diffuso dall’Europa al Giappone e anche in Italia, dove cresce
principalmente nelle zone di montagna di Alpi e Appennini, anche se non è molto
diffusa.
Nei Paesi nordici è usanza comune bere un bicchiere di succo
di uva spina a fine pasto, molto apprezzato per le sue proprietà digestive. È
inoltre utile per combattere la stipsi, grazie alle fibre contenute nei semi,
stimola l’appetito e favorisce una buona funzionalità epatica.È particolarmente indicata negli stati di debolezza, esaurimento fisico, calo delle difese immunitarie e nei periodo di convalescenza, grazie al suo elevato contenuto di vitamina C e acido salicilico.
È una buona fonte di ferro, potassio e, come tutte le bacche, contiene flavonoidi in gran quantità, molto utili come difesa dai danni dei radicali liberi.
Contiene zuccheri in dosi modeste, perciò è un frutto particolarmente adatto anche a chi soffre di diabete, oltre che per chi segue una dieta ipocalorica.
Confettura di uva spina
Ingredienti (per 2 piccoli vasetti)
350 g di uva spina matura
50 g di zucchero di canna integrale50 ml di acqua
2-3 cucchiaini di agar agar in fiocchi
Procedimento
Private le bacche delle “estremità”, poi lavatele e
riponetele in un pentolino. Aggiungete lo zucchero (con questa dose la
confettura rimane un po’ aspra, mantenendo il sapore originale del frutto, ma
se preferite una confettura più dolce potete aumentare la dose a 100, 200 o
addirittura 300 g a seconda dei gusti), poi versate l’acqua e cuocete a fuoco
medio fino a che i frutti non si saranno disfati ottenendo una sorta di purea.
Spegnete e lasciate raffreddare. Una volta che il composto sarà tiepido
aggiungete l’agar agar, senza mescolare, e portate a bollore. Fate quindi
bollire per 5 minuti, mescolando di tanto in tanto, e poi spegnete. Versate
subito la confettura nei vasetti (precedentemente sterilizzati per 10 minuti in
acqua bollente e poi ben asciugati), chiudeteli bene, avvolgeteli in un panno
in modo che non si tocchino tra loro e metteteli in una grossa pentola,
ricoprendoli completamente di acqua. Fateli bollire per 30 minuti circa in modo
da ottenere il sottovuoto, poi spegnete la fiamma e lasciateli nella pentola
fino a che l’acqua non si sarà raffreddata. Questo procedimento è utile se
volete aumentare il periodo di conservazione della confettura (specialmente se
ci avete messo poco zucchero come ho fatto io), ma non necessario se avete
intenzione di consumarla entro pochi giorni.
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